Un ritratto ci permette di scoprire molto di una persona, anche se non la conosciamo. Attraverso gli occhi, l’espressione del volto in generale, l’abbigliamento, i gesti, possiamo cercare di ricostruire il mondo in cui vive il personaggio rappresentato, il suo modo di pensare e di vedere le cose.
Lo sapeva bene Leonardo, che anche nel Musico riesce a cogliere i moti d’animo del protagonista del dipinto. Attraverso le effigi dei cardinali Federico e Carlo Borromeo, i ritratti di Tiziano e di Moroni, di Fra’ Galgario, di Hayez e Appiani, sarà possibile conoscere le vicende di molti personaggi, cercando anche di immaginare le storie di quelli di cui ignoriamo l’identità.
Il Musico esposto nell’Aula Leonardi verrà infine messo a confronto con i ritratti realizzati dagli artisti leonardeschi, in un dialogo tra i diversi volti che ci racconta il ruolo fondamentale dato alla rappresentazione delle emozioni.
Il percorso potrebbe essere proposto anche “a ritroso”, partendo dal Musico di Leonardo per arrivare solo alla fine alle opere esposte nelle prime sale della Pinacoteca.
Aula Leonardi