La nuova Biblioteca Digitale nasce con lo scopo di valorizzare i principali fondi (segnature inf., sup., S.P. e Trotti) attraverso la digitalizzazione e la diffusione pubblica e gratuita via Internet. In questo modo si preservano i manoscritti originali e se ne incentiva la fruizione con finalità di studio e di ricerca.
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In un orizzonte temporale di medio-lungo periodo si prevede di rendere progressivamente consultabile in formato digitale il patrimonio manoscritto già digitalizzato in passato con criteri tecnici differenti. Parallelamente a tale recupero del “pregresso digitale” si sta portando avanti la produzione delle copie digitali ad alta risoluzione di altri manoscritti, in particolare quelli esclusi dalla consultazione a causa delle loro condizioni di conservazione. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana ha potuto sviluppare e realizzare tale progetto grazie alla collaborazione culturale, scientifica e tecnologica con – in ordine alfabetico – l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la University of Notre Dame (IN, USA)
Il progetto è stato insignito da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del logo ufficiale dell’iniziativa “2018 – Anno Europeo del Patrimonio Culturale”
La nuova Biblioteca Digitale ad accesso libero e gratuito dell’Ambrosiana attualizza la celebre espressione del fondatore, cardinale Federico Borromeo, ad publicum commodum et utilitatem («per il bene e l’utilità pubblica») anche grazie – prima biblioteca in Italia – all’utilizzo dello standard IIIF – International Image Interoperability Framework, che consente la più ampia accessibilità dei propri contenuti digitali.