Andrea Bianchi, soprannominato il Vespino, fu un abile pittore attivo a Milano tra la fine del Cinquecento e il primo trentennio del Seicento: fu l’artista di fiducia del cardinale Federico Borromeo che gli commissionò varie copie di grandi capolavori del Rinascimento, e in particolare da Leonardo da Vinci, perché ne restasse documentazione certa, soprattutto quando si temeva che l’originale potesse andare perduto. La prova più lampante ci è offerta proprio dalla copia del Cenacolo, a cui il Vespino si applicò dal 1611 al 1616.