Fondato nel 1604, prima dell’apertura al pubblico della Biblioteca Ambrosiana, il Collegio dei Dottori, presieduto dal Prefetto, è l’organismo voluto da Federico Borromeo per provvedere alla vita culturale della Biblioteca Ambrosiana.
Composto da ecclesiastici scelti dall’Arcivescovo di Milano, Patrono dell’Ambrosiana, vede i suoi membri specializzarsi ciascuno in una disciplina corrispondente a quelle rappresentate nel patrimonio della biblioteca (secondo il motto federiciano “singuli singula”: a ciascuno una sola materia di studio) e afferenti agli ambiti delle lettere classiche e moderne, delle lingue e culture straniere, delle scienze teologiche e storiche, della filosofia e della storia dell’arte, così da poter custodire, ricercare e incrementare i fondi manoscritti e a stampa.
I Dottori, seguendo il metodo dettato da Federico stesso, sono tenuti alla ricerca, alla pubblicazione di saggi e articoli e alla partecipazione al dibattito scientifico internazionale. Mantengono inoltre frequenti contatti con istituzioni culturali di livello accademico italiane ed estere. Il Collegio dei Dottori – in base alle Norme che regolano le attività della Biblioteca Ambrosiana – promuove e provvede all’attività scientifico-culturale, in particolare garantendo la diligente custodia e la promozione del Patrimonio Culturale e dei beni culturali detenuti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e promuovendo l’incremento delle sue collezioni.