Il trittico rappresenta l’adorazione dei Magi: la scena è divisa esattamente in due parti da una colonna sulla quale si vede una decorazione a candelabra; in centro, due Magi offrono i loro doni a Gesù Bambino; a sinistra, il terzo Mago attende di fare la sua offerta e, alle sue spalle, un uomo, probabilmente il committente, guarda lo spettatore; sull’ala di destra, benché l’assenza di un’interruzione di continuità della scena suggerirebbe la presenza di Giuseppe, sta un uomo in abiti da pellegrino, forse l’apostolo san Giacomo. A tutt’oggi la critica non concorda sulla paternità dell’opera, che viene attribuita al cosiddetto Maestro del Santo Sangue, un autore nel quale sono presenti influenze di Quentin Massys.