Pinacoteca
DISEGNIAMO L'ARTE! 2023
Domenica 16 aprile venite a trovarci e partecipate a un’entusasmante “caccia al dettaglio” tra le sale della Pinacoteca, scatenando la fantasia con un kit da disegno preparato per voi!
La Classe di Studi sull’Estremo Oriente, istituita dal Gran Cancelliere Cardinale Dionigi Tettamanzi nell’ottobre 2008, comprende tre Sezioni di Studi Cinesi, Giapponesi, Indiani, e promuove anche ricerche sulle culture coreana e dell’Asia centrale.
Il nesso tra due protagonisti dell’età carolina e borromaica – il fondatore dell’Ambrosiana cardinale Federico Borromeo – e il gesuita Alessandro Valignano che per primo in Asia promosse il dialogo tra le culture, ispira le ricerche accademiche intese a studiare e far conoscere non soltanto le culture degli altri popoli, ma altresì approfondire e valutare positivamente le altrui religioni e tradizioni spirituali. Alcune prassi raccomandate dal Valignano, che oggi diamo per scontate ma non lo erano ai suoi tempi, furono ispiratrici dei criteri con cui Federico Borromeo indirizzò i lavori dei primi Dottori ambrosiani e le acquisizioni librarie.
Anzitutto, se si vogliono avere dei rapporti significativi con altri popoli se ne deve imparare la lingua, e predisporre strumenti a tale scopo, come dizionari, vocabolari, fonti storiche e letterarie. È necessario, inoltre, che popoli occidentali e orientali si conoscano meglio reciprocamente, rispettando le rispettive usanze e culture, seguendo esempi illustri come quelli di Matteo Ricci in Cina o Roberto De Nobili in India. La Classe si propone, tra l’altro, di esaminare il nesso costante fra società, culture e religioni in estremo oriente, perché «le religioni hanno lasciato un’impronta sulle culture dell’Asia, hanno messo in collegamento le culture e contemporaneamente le hanno contraddistinte» (Helwig Schmidt-Glintzer).
Nella Classis Asiatica dal 2008 un numeroso gruppo di iamatologi, indologi e sinologi è attivamente coinvolto nel proporre ricerche, conferenze, pubblicazioni e nel coinvolgere accademici studiosi delle culture centroasiatiche e coreana. A partire dai 13 Accademici Fondatori nel 2008 si giunge ai 69 Accademici attuali, da 11 Paesi.
Le attività promosse dalla Direzione accademica, dal Consiglio Direttivo, dal Comitato Scientifico e dal Segretariato accademico, svolte sotto la presidenza dell’Accademia, hanno riguardato i Dies Accademici annuali (2008-2018), le pubblicazioni di volumi miscellanei e monografici, Seminari, catalogazione di fondi librari ricevuti in donazione (Lascito dell’indologo Enrico Fasana), borse di studio concesse a giovani studiosi su proposte di Accademici.
Nel 2013-2015 il ciclo triennale di studi e ricerche ha toccato temi socio-religiosi di particolare rilievo, tra cui quelli della famiglia e dell’educazione, della condizione femminile in particolare in Pakistan (Livia Holden), del buddhismo in Giappone India e Tibet (Schimazono Susumu, Lorenzo Maggioni). Nel triennio 2016-2018 è seguito il ciclo triennale di studi dedicati alle “Arti nelle società e nelle culture dell’Asia”.