Sabato 19 settembre, Papa Francesco ha accolto, in un’udienza privata, la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. L’incontro è avvenuto in Aula Paolo VI. All’evento, hanno partecipato circa 200 persone.
“Chi vive nella povertà, è povero di tutto, anche di farmaci, e quindi la sua salute è più vulnerabile. A volte si corre il rischio di non potersi curare per mancanza di soldi, oppure perché alcune popolazioni del mondo non hanno accesso a certi farmaci.
C’è anche una “marginalità farmaceutica”, e questo dobbiamo dirlo. Questo crea un ulteriore divario tra le nazioni e tra i popoli. Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile, o quel vaccino.”
Banco Farmaceutico ha, poi, donato al Santo Padre una riproduzione dell’Incoronazione di Spine di Bernardo Luini, l’affresco che occupa la parete più ampia dell’Aula Leonardi della Pinacoteca Ambrosiana. Fu commissionato, nel 1522, dalla Confraternita della Santa Corona, istituita da 12 nobiluomini che, stanchi di servire Ludovico il Moro, scelsero di dedicarsi alle opere spirituali e materiali (i 12 sono rappresentanti nell’affresco). Questi misero a disposizione capacità e risorse economiche per fornire gratuitamente ai poveri infermi della città farmaci e prestazioni mediche. La Confraternita operò per quasi 3 secoli e rappresentò una sorta di Banco Farmaceutico ante litteram; e la
spezieria, in cui realizzava rimedi medicamentosi, l’antesignana della moderna farmacia. Nel 2019, Philippe Daverio, scomparso di recente, raccontò la storia di quegli uomini e dell’affresco, in un filmato realizzato apposta per Banco Farmaceutico visibile a questo link